Inizio la recensione del libro di Elisabetta Guidotti con quanto postato da me sul gruppo da lei creato “Dap Attacchi di Panico - Inarrestabile voglia di Vivere” il 4 marzo 2019: non ti chiedo miracoli o visioni, ma la forza di affrontare il quotidiano. Preservami dal timore di poter perdere qualcosa della vita. Non darmi ciò che desidero ma ciò di cui ho bisogno. Insegnami l’arte dei piccoli passi…”. La frase è di Antoine de Saint-Exupéry (scrittore e aviatore francese) ed è tratta da "Il Piccolo Principe". Chi soffre veramente di questo “disturbo” sa bene quanto importante sia l’apprendimento “dell’arte dei piccoli passi”. Del resto la stessa autrice del libro dice chiaramente che non esiste un manuale dove poter leggere come trovare la nostra felicità, siamo noi stessi a doverlo fare. Elisabetta è riuscita in questa grossa impresa grazie al figlio Andrea che lei definisce “ l’amore assoluto della mia vita”. Ho letto questo libro tutto d’un fiato e l’ho trovato unico nel suo genere perché non è il solito libro in cui si parla di “panico” come del mostro che ti opprime, ma del panico come un punto di ripartenza dopo aver toccato il fondo; non a caso lei lo chiama “sig, panico”! E come punto di ripartenza ci sono dei comandamenti da rispettare e delle raccomandazioni alle quali attenersi. In questo libro non si parla di Benzodiazepine e di SSRI, che pure sono necessari per l’approccio terapeutico del disturbo, ma si parla di coraggio e di tempo, di ascolto e di anima e, soprattutto, di "Inarrestabile voglia di vivere"! E’ un libro di racconti e di pensieri dedicato a quegli angeli con un’ala sola che possono volare solo abbracciati!
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Giovanni CIANFAGNAReviewed in Italy on 12 November 2019
Dedicato a quegli angeli con un’ala sola che possono volare solo abbracciati!
Inizio la recensione del libro di Elisabetta Guidotti con quanto postato da me sul gruppo da lei creato “Dap Attacchi di Panico - Inarrestabile voglia di Vivere” il 4 marzo 2019: non ti chiedo miracoli o visioni, ma la forza di affrontare il quotidiano. Preservami dal timore di poter perdere qualcosa della vita. Non darmi ciò che desidero ma ciò di cui ho bisogno. Insegnami l’arte dei piccoli passi…”. La frase è di Antoine de Saint-Exupéry (scrittore e aviatore francese) ed è tratta da "Il Piccolo Principe". Chi soffre veramente di questo “disturbo” sa bene quanto importante sia l’apprendimento “dell’arte dei piccoli passi”. Del resto la stessa autrice del libro dice chiaramente che non esiste un manuale dove poter leggere come trovare la nostra felicità, siamo noi stessi a doverlo fare. Elisabetta è riuscita in questa grossa impresa grazie al figlio Andrea che lei definisce “ l’amore assoluto della mia vita”. Ho letto questo libro tutto d’un fiato e l’ho trovato unico nel suo genere perché non è il solito libro in cui si parla di “panico” come del mostro che ti opprime, ma del panico come un punto di ripartenza dopo aver toccato il fondo; non a caso lei lo chiama “sig, panico”! E come punto di ripartenza ci sono dei comandamenti da rispettare e delle raccomandazioni alle quali attenersi. In questo libro non si parla di Benzodiazepine e di SSRI, che pure sono necessari per l’approccio terapeutico del disturbo, ma si parla di coraggio e di tempo, di ascolto e di anima e, soprattutto, di "Inarrestabile voglia di vivere"! E’ un libro di racconti e di pensieri dedicato a quegli angeli con un’ala sola che possono volare solo abbracciati!Giovanni CIANFAGNADedicato a quegli angeli con un’ala sola che possono volare solo abbracciati!
Reviewed in Italy on 12 November 2019
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